domenica 19 febbraio 2017

LE ALI DEL MALE

Recensione di "Le ali del male"


Quella che per gli altri è una normalissima giornata di novembre per Marco è un giorno speciale.
Spronato  da un fulmineo coraggio, con un ridicolo cappellino di lana in mano, si dirige verso la cassa del negozio, in cui si trova, per realizzare il suo sogno.
Un sogno che di nome fa Arianna: la commessa.
Paga e,  insieme al contante,  consegna un bigliettino alla brunetta, che ultimamente popola ogni suo pensiero.
Passano pochi giorni è un, breve e conciso, messaggio compare sul display del suo telefonino, alimentando la speranza: lei  vuole conoscerlo.
Si incontrano, e le ore sembrano volare via veloci; la  notte sembra non bastare.


“ Restammo così per lungo tempo, senza parlare. A volte le parole sono di troppo, bastano i respiri a riempire l'atmosfera. Bastò il suo abbraccio per renderla magica...

Magari che il tempo s'addormentasse lasciandosi cullare dalla notte, così da evitare per qualche istante di correre verso il giorno.”

All'indimenticabile serata al pub ne seguono altre ed altre ancora: nasce l'amore.
Insieme stanno bene, ed Arianna decide di aprirsi a Marco raccontando tutto di sé. Con un lungo e concitato monologo fa luce sulla sua vita: sul passato che vela i suoi meravigliosi occhi azzurri di tristezza, e sul presente dove la figura del ministro Pietro è per lei vitale .
Uno strano presente,  che coglie Marco di sorpresa. Stupore  ed incredulità viaggiano di pari passo nella sua mente,  e  quando Arianna inaspettatamente lo allontana, paura e sconforto lo invadono.
L'ignoto rende Marco insicuro, ma l'amore ha la meglio; è deciso a scoprire  la verità.
Oscure e assurde rivelazioni rischiano di uccidere sentimenti appena germogliati. Deciso, più che mai, a fare luce sull'inganno e sulle ingannevoli figure che attorniano la sua Arianna, si  avventura in luoghi sconosciuti, rischiosi.
Marco non immagina minimamente a  cosa andrà in contro.

“La vita è beffarda decide tutto lei  “così' da un momento all'altro, ti ritrovi a raccogliere da terra i cocci di un vaso su cui era nato il fiore più bello”.



Noi  lettori pensiamo di scegliere il libro da leggere, ma  spesso accade il contrario.

“Le ali del male” ha scelto me; ha attirato la mia attenzione con la sua bellissima copertina per poi rapire la mia mente alle  prime righe:

 “Credo che un cuore smetta di battere in vita,
    per iniziare a farlo nell'eternità”
  
Diego Fois, ha raccontato di un amore, fresco e delicato, privo di  inutili ornamenti, fatto di sguardi, di silenzi ed abbracci.
Attraverso i protagonisti avvertiamo il calore del bene e la freddezza del male, quest'ultimo celato dietro accattivanti maschere.
Le  poesie lungo il percorso   impreziosiscono il libro e arrivano al cuore.
Il finale lascia senza parole e  rende immortale la purezza dei veri sentimenti.

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